Ponte dei sapori
Scheda
Su iniziativa del Comune e della Pro loco si svolge ormai da anni, su questo ponte, una
manifestazione in cui vengono assaporati cibi cucinati dai migliori cuochi del territorio e degustate
bevande delle migliori cantine locali, da cui il nome "Ponte dei sapori". Nei decenni passati l'opera
veniva chiamata semplicemente 'ponte sulle rocche', ad indicare, nel contempo, la sua posizione e
la sua funzione: collocata sul crinale tra due rocche, mette in comunicazione la zona delle colline e
dei vigneti con la pianura che degrada verso Torino. Un punto di passaggio obbligato, ma anche
fortemente critico, per la natura dei terreni franosi. A partire dall'inizio dell'ottocento e fino a un
secolo dopo le documentazioni storiche riportano di continui interventi di riparazione e
assestamento del ponte di legno, con lo stanziamento di cifre anche molto 'impegnative' (Lire
13.000 nel 1921). Tuttavia il problema non fu mai risolto e nel 1928 il podestà avanzò la richiesta di
sussidio per la costruzione di un nuovo ponte in muratura. L'ing. Luigi Marescotti ne predispose il
progetto. Nel 1931 il nuovo ponte (attuale) venne collaudato e il 21 ottobre dello stesso anno, data
storica per il paese di Montaldo, venne inaugurato, alla presenza delle maggiori autorità politiche e
amministrative della provincia e delle personalità locali più in gloria al Regime fascista. Venne anche
murata una lapide in marmo in prossimità del "grande viadotto sul burrone della Madonnina"
Finalmente Montaldo aveva risolto un annoso problema di passaggio e comunicazione con una
costruzione destinata a durare nel tempo.
manifestazione in cui vengono assaporati cibi cucinati dai migliori cuochi del territorio e degustate
bevande delle migliori cantine locali, da cui il nome "Ponte dei sapori". Nei decenni passati l'opera
veniva chiamata semplicemente 'ponte sulle rocche', ad indicare, nel contempo, la sua posizione e
la sua funzione: collocata sul crinale tra due rocche, mette in comunicazione la zona delle colline e
dei vigneti con la pianura che degrada verso Torino. Un punto di passaggio obbligato, ma anche
fortemente critico, per la natura dei terreni franosi. A partire dall'inizio dell'ottocento e fino a un
secolo dopo le documentazioni storiche riportano di continui interventi di riparazione e
assestamento del ponte di legno, con lo stanziamento di cifre anche molto 'impegnative' (Lire
13.000 nel 1921). Tuttavia il problema non fu mai risolto e nel 1928 il podestà avanzò la richiesta di
sussidio per la costruzione di un nuovo ponte in muratura. L'ing. Luigi Marescotti ne predispose il
progetto. Nel 1931 il nuovo ponte (attuale) venne collaudato e il 21 ottobre dello stesso anno, data
storica per il paese di Montaldo, venne inaugurato, alla presenza delle maggiori autorità politiche e
amministrative della provincia e delle personalità locali più in gloria al Regime fascista. Venne anche
murata una lapide in marmo in prossimità del "grande viadotto sul burrone della Madonnina"
Finalmente Montaldo aveva risolto un annoso problema di passaggio e comunicazione con una
costruzione destinata a durare nel tempo.